Decreto flussi 2017: dal 21 marzo la precompilazione delle domande per l’inserimento lavorativo di cittadini extracomunitari
Decreto flussi 2017 per lavoratori stranieri stagionali, dal 21 marzo la precompilazione delle domande
Il 13 marzo 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D.P.C.M. 13 febbraio 2017, conosciuto come decreto flussi 2017.
Il decreto flussi 2017 è diretto all’inserimento lavorativo di 30.850 cittadini non comunitari per lavori stagionali, non stagionali ed autonomi.
In particolare, il decreto flussi prevede:
– 13.850 quote sono destinate all’ingresso nel territorio italiano di cittadini non comunitari per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo;
– 17.000 quote sono, invece, riservate ai nuovi ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale in ambito agricolo e turistico/alberghiero da collocare presso Paesi terzi che abbiano stipulato accordi di riammissione con l’Italia (Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ex repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina e Tunisia).
Nell’ambito della prima quota di 13.850 unità, 500 ingressi sono riservati ai cittadini extracomunitari che abbiano già completato nel Paese di provenienza un programma di studio e/o formazione ai sensi dell’art. 23 D.lgs. 23 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico Immigrazione); altre 100 unità sono riservate, invece, all’ingresso nel territorio italiano per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo di coloro che dimostrino di essere di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile (art.2 decreto flussi).
Occorre evidenziare, inoltre, che il decreto flussi prevede la conversione in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo di diverse quote di cittadini extracomunitari presenti sul territorio italiano che siano già in possesso del permesso di soggiorno rilasciato per altri motivi, quali ad esempio studio e/o tirocinio professionale.
Nell’ambito della seconda quota di 17.000 unità, 2.000 ingressi sono destinati ai lavoratori non comunitari di Paesi terzi che abbiano sottoscritto con l’Italia accordi di riammissione, a condizione che il soggetto richiedente abbia già soggiornato nel territorio italiano per motivi lavorativi nei cinque anni precedenti; in questo caso è, inoltre, necessario che il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
Le domande per lavoro non stagionale ed autonomo possono essere inoltrate a partire dallo scorso 20 marzo 2017 e sino al 31 dicembre 2017, mentre le istanze per lavoro stagionale possono essere inviate dal 28 marzo 2017 al 31 dicembre 2017.