La Legge 22 maggio 2015, n. 68, ha recentemente introdotto nel Codice Penale (Libro II) un nuovo titolo, il VI-bis, interamente dedicato ai delitti contro l’ambiente. Tra le nuove fattispecie di reato, l’inquinamento ambientale ed il disastro ambientale rappresentano i cardini del rinnovato sistema sanzionatorio.
Il legislatore, con tale riforma, si è dimostrato particolarmente sensibile alle pressioni delle associazioni ambientaliste e dell’opinione pubblica introducendo nuove fattispecie e prevedendo un generale inasprimento delle pene (fino a 15 anni) per tale tipo di reati, originariamente previsti come contravvenzioni o addirittura come meri illeciti amministrativi.